ELEGIA FOR DANNY
per clarinetto e archi
Nel 1996 era davanti alla televisione, insieme alla famiglia, Ciro Scarponi, clarinettista di fama mondiale. Restò sconvolto dalle immagini di Danny, dalla sua strenua lotta per la vita, dall’incurabilità del male. Covò nell’animo il dolore, fino all’urgenza di dedicare un’elegia alla memoria del ragazzo, scomparso in quell’anno stesso del tragico documentario.
Elegia for Danny è una delle rare creazioni del celebre musicista. Come tale essa è profondamente sentita.
L’Elegia, scritta nelle versione per clarinetto e pianoforte e clarinetto e archi, dura poco più di 9 minuti, è strutturata in forma libera, con una vaga somiglianza al rondò nell’alternanza di inserti improvvisativi a momenti di maggior rigore. Un’orchestra d’archi e un clarinetto, l’organico. Alla parte introversa dell’inizio, affidata agli archi, risponde il clarinetto con un tema di grande sentimento, che si apre su un fiorettare jazzistico (l’affettuoso abbraccio al bambino americano). Torna il recitativo orchestrale che reintroduce il commosso tema iniziale, cui si sostituisce l’assolo della viola, il pianto della madre che accompagna il bambino, nelle intenzioni del compositore.