FLASH
cl. solo pref. in La
La fluidità dell’andamento di questo brano è data dal succedersi di espressive linee melodiche, ma è introdotta e successivamente interrotta bruscamente ogni otto battute da una “cellula” musicale piuttosto inquietante (ripetuta sempre due volte e che rimane identica fino alla fine del brano). Questa “cellula” riporta il flusso dei pensieri alla realtà, risveglia la mente che corsa a qualcosa di lontano, dissolve una visione, un ” Flash”, appunto, che ha trasportato indietro nel tempo…
Nonostante la struttura del pezzo potrebbe sembrare piuttosto schematica, tuttavia il brano non risulta affatto “rigido” e anche grazie al frequente variare del tipo di misura usato, le linee melodiche non “riflettono” la scansione ritmica, quasi ne sono indipendenti, e la suddivisione in battute sembra scomparire. Per il tipo di difficoltà che si incontra nell’esecuzione, Flash è un brano che si presta bene anche per l’insegnamento. E’ adatto innanzitutto come studio per migliorare l’emissione e la qualità del suono, richiedendo all’esecutore un perfetto controllo dello strumento, pur non presentando difficoltà di carattere più specificamente tecnico (diteggiature, passaggi veloci…) L’autore ha inserito nel brano numerose indicazioni dinamiche consapevole del fatto che il clarinetto è uno degli strumenti a fiato che ha maggiore possibilità di espressione per mezzo dell’emissione. Il giovane clarinettista inoltre si troverà alle prese con uno studio che lo aiuterà senz’altro a sviluppare capacità di interpretazione e sensibilità musicale.
La destinazione ad un clarinetto in La, è uno dei motivi che rendono sia l’esecuzione sia l’ascolto di Flash molto piacevole