ADAGIO E TARANTELLA
Il melodramma è cuore della vita artistica di Cavallini e della sua produzione musicale, i temi favoriti delle arie delle opere più famose diventano la base per le tante Fantasie e Variazioni del suo catalogo. Ma a questi si affiancano brani descrittivi e accattivanti, ed altri, come questo Adagio e Tarantella, che sembrano quasi la sintesi di tutto ciò che ci si aspettava, in quel momento, da un compositore italiano di musica strumentale.
L’Adagio è quasi un preludio, fantastico e improvvisativo, cui segue un tema di andamento ‘quasi vocale’ che, nella mutevolezza armonica e nel continuo cambio di modo, punta a coinvolgere emotivamente l’ascoltatore fino alla cadenza che porta direttamente alla Tarantella. Qui il danzante ritmo ternario non è mai inutilmente e vanamente virtuosistico: è infatti il senso della gioia serena a prevalere fino al congedo, dove (inevitabilmente) entrano in gioco tutte le possibilità del virtuoso in una sorta di ‘fuoco d’artificio’, descrittivo e musicale insieme, degna conclusione di una festa piena di suoni e colori.